Come puoi dire,
mentre leggo le tue parole ‒
quelle che sai che leggo,
quelle che non sai che leggo ‒
che a me resta l’identita’
a cui spingi il desiderio ‒
quello che sai che leggo,
quello che non sai che leggo.
Che mi vedi, ogni giorno ‒
quando so dove sono,
quando so dove sei.
Che gli occhi altrui eviti,
perché se mi ritrovassi
sarebbe per te un tradire
un attardarti, indulgente ‒
e non so che intendi,
e non so che fai.
E non so chi.