«Che bisogno c’è di essere ottimisti? A essere realisti si vive bene uguale.»
«A essere realista una come me muore. Morirebbe come un unicorno o una fatina dei denti in una conversazione tra ingegneri.»
«Sciocchezze. L’esistere è pieno delle forme insolite del male. Solo che, spesso, sono forme banali. Per questo a essere ottimisti ci si perde. Si soffre inutilmente.»
«I realisti non soffrono?»
«Certo che sì.»
«E il bene, allora?»
«L’unico bene è resistere a tutto questo.»